Neuropsicologia clinica

La neuropsicologia clinica ha fini diagnostici e riabilitativi1, pertanto nell’applicazione pratica di questa disciplina si possono distinguere due fasi principali: la valutazione neuropsicologica e la riabilitazione.

VALUTAZIONE

La valutazione neuropsicologica è il metodo di indagine della neuropsicologia clinica ed è composto da più fasi: fase anamnestica, testistica, e di restituzione2. Adesso approfondiamo un pò meglio cosa avviene in queste tre fasi della valutazione. Nella fase anamnestica tramite il colloquio con il paziente e/o i familiari vengono raccolti in modo dettagliato i dati che riguardano la vita recente e passata del paziente, rispetto alla sua storia medica, psicologica e cognitiva; nella fase testistica vengono somministrati test standardizzati che forniscono informazioni sul funzionamento cognitivo e permettono di quantificare con valori numerici la prestazione del paziente; nella fase di restituzione viene riportato al paziente ciò che il clinico ha valutato mettendo insieme i vari dati raccolti dai colloqui, dall’anamnesi, dall’osservazione del paziente e dai risultati dei test2. E’ Importante sottolineare che la suddivisione in fasi della valutazione è qui semplificata per far comprendere al lettore le parti principali, poichè sarà l’esperienza clinica del neuropsicologo a definire le caratteristiche essenziali di ogni fase (per esempio quali dati devono essere raccolti, quali test devono essere utilizzati, e come vanno date le comunicazioni ad ogni singolo paziente). 

RIABILITAZIONE

Nella fase di riabilitazione viene creato un progetto individualizzato in base alla valutazione, alle capacità residue del soggetto e alle sue potenzialità. La riabilitazione neuropsicologica assume quindi una forma sempre diversa per ogni disturbo trattato e per ogni singolo individuo, nonostante esistano protocolli riabilitativi sui diversi tipi di deficit derivati da specifiche ricerche scientifiche. Complessivamente la riabilitazione neuropsicologica è stata considerata come strategica nel ridurre la disabilità e nel favorire il reinserimento sociale nel caso di numerose patologie (traumi cranici, demenze, sclerosi multipla, etc.)3

APPLICAZIONI

La neuropsicologica clinica si applica ai disturbi cognitivi ed emotivi sorti dopo un trauma cranico o lesione cerebrale e in situazioni di demenza o invecchiamento fisiologico.
Trova applicazione anche nei disturbi dell’età evolutiva, tra cui disabilità intellettiva, autismo, disturbi specifici dell’apprendimento.

  1. Vallar, G., Papagno, C. (2007). Manuale di neuropsicologia. Clinica ed elementi di riabilitazione. Il Mulino, Collana “Manuali” []
  2. Mondini S., Mapelli D., Arcara G.,  (2009). La valutazione neuropsicologica. Carrocci Faber [] []
  3. Vallar, G., Cantagallo, A., Cappa, S., Zoccolotti, P., (2012). La riabilitazione neuropsicologica: un’analisi basata sul metodo evidence-based medicine. Disponibile su http://www.books.google.com []

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